lunedì 3 giugno 2013

Allergia al polline di graminacee



E’ il polline che in Italia, al Nord come al Sud, causa i maggiori problemi di allergia. Ma quali sono le erbe che lo producono, e cosa fare per ridurre l’esposizione?

I pollini sono piccolissime particelle (solitamente di qualche micron di diametro) prodotte dalle piante e che si disperdono nell’aria. Il polline (o granulo pollinico) è infatti direttamente coinvolto nel procedimento riproduttivo di molte specie di piante, per cui è di fondamentale importanza che possa essere trasportato dal vento a distanze anche notevoli, per poter aumentare le possibilità di fecondazione.
 
Pollini e allergie respiratorie
Le allergie ai pollini, o pollinosi, possono essere responsabili di malattie respiratorie come rinite allergica ed asma bronchiale. In questi casi, la sintomatologia respiratoria peggiora nel periodo di maggiore pollinazione. In Italia, le allergie ai pollini di graminacee sono responsabili di una larga parte delle allergie respiratorie.
 
Quali sono le graminacee e come riconoscerle
Le graminacee (anche dette poaceae o gramineae) sono una famiglia di piante erbacee che comprende oltre 500 generi e diverse migliaia di specie, di cui circa 350 presenti in Italia. Sono largamente diffuse in tutto il globo terrestre – dai boschi alle paludi alle dune sabbiose – ma in particolare costituiscono l’elemento predominante di quasi tutte le distese erbose: prati e praterie, pascoli, savane e steppe.
Sono piante di fondamentale importanza per l’Uomo: tutte le colture di cerali esistenti al mondo sono graminacee e tra le più importanti si annoverano il riso, il grano, il mais, l’orzo e la canna da zucchero. Un altro importante membro di questa famiglia è il bambù, che può essere utilizzato come materiale da costruzione, fonte di cibo e, un tempo, anche per ottenere la carta.
In Italia, le specie di graminacee che causano i maggiori problemi di allergia comprendono:
  • Logliarello o Lolium, è una pianta erbacea di piccole dimensioni (fino a 40-50 cm di altezza), che presenta una caratteristica infiorescenza  costituita da spighe (vedi foto). Il periodo di pollinazione è da maggio a settembre. Allergenicità: alta.
    Allergia alle graminacee
    Logliarello – Da wikipedia
  • Erba codolina, anche nota come Phleum pratense o coda di topo, a causa dell’aspetto filiforme che si assottiglia verso l’estremità, è una pianta perenne di 30-100 cm, con culmo il fusto robusto e ingrossato alla base. Il periodo di pollinazione è da giugno a settembre. Allergenicità: alta.
  • Erba canina, anche detta Cynodon dactylon o volgarmente gramigna. È una pianta erbacea molto competitiva, presenta un esteso apparato radicale, che può raggiungere i 2 metri di profondità. Le foglie sono di colore verdognolo e sono corte, con margini ruvidi, mentre i fusti eretti crescere fino a 30 cm di altezza. Il periodo di pollinazione è da giugno ad ottobre. Allergenicità: alta.
  • Bambagiona o Holcus lanatus, è una pianta erbacea perenne, largamente diffusa nelle regioni umide. E’ considerata specie indicatrice di presenza di ristagno d’acqua. Il periodo di pollinazione è da giugno ad agosto. Allergenicità: media.
  • Paleo odoroso o Anthoxanthum odoratum, è una pianta perenne, alta 15-50 cm, molto comune nei prati, pascoli e boschi fino alla zona alpina . Il periodo di pollinazione è da marzo a luglio. Allergenicità: media.
Il polline delle graminacee
Il granulo pollinico delle graminacee ha forma sferoidale o ovalare e presenta una sola apertura circolare, il poro.
Una volta maturato il polline si disidrata e viene liberato nell’atmosfera; la pollinazione più abbondante si verifica nei giorni più caldi. Il polline riacquista la sua piena attività quando si idrata nuovamente e ciò avviene quando si trova in un ambiente umido, ovvero: incontra lo stigma di un fiore, viene a contatto con acqua – sia in atmosfera che al suolo – o viene a contatto con le mucose delle vie aeree.
Una volta reidratato il granulo pollinico rilascia le proprie proteine allergeniche, che nel soggetto allergico, innescano la reazione dalla quale scaturiscono i sintomi. Esiste un’ampia cross-reattività tra le diverse specie di graminacee, cosicché un soggetto allergico ad una specie presenta sintomi a contatto anche con le altre.
 
Come difendersi dai pollini di graminacee
La concentrazione dei pollini nell’aria varia in ragione delle condizioni ambientali e meteorologiche: è maggiore in pianura e nelle vallate, piuttosto che in montagna o al mare e naturalmente è più elevata in campagna che in città. Il vento associato ad una giornata di sole è la condizione climatica che facilita maggiormente la liberazione dei pollini.
E’ ovvio ricordare che sarebbe bene, per il soggetto con allergia ai pollini, evitare i prati ed i campi che sono stati appena falciati, oltre che, nel periodo di pollinazione, tenere i finestrini dell’auto chiusi mentre si viaggia.
Per quanto riguarda l’ambiente domestico, è preferibile arieggiare le stanze nelle ore serali; recentemente sono state messe a punto delle particolari reti anti-polline che si possono applicare alle finestre come fossero zanzariere.
 
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LINK UTILI

http://www.allergiaesalute.it/0113-allergia-polline-graminacee/

http://www.allergyplanet.it/2013/04/combattere-allergia-alle-graminacee/

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