mercoledì 2 novembre 2011

Rinite Allergica e Terapia

La rinite allergica interessa dal 5% al 35% della popolazione globale, sia adulti che bambini, e si associa molto spesso a congiuntivite allergica.
Pur non essendo una malattia grave, la rinite influisce sulla vita sociale alterando le prestazioni scolastiche e lavorative. La sua importanza è anche legata al fatto che si associa spesso all'asma e costituisce fattore di rischio per la sua insorgenza.
La terapia di questa condizione è in stretta relazione con il tipo di allergia poiché l'allergia ai pollini, come nel caso del nostro bambino, richiede la terapia antiistaminica per tutto il periodo di pollinazione e, dunque, viene normalmente praticata senza problemi, anche per lunghi periodi.
In effetti, gli antistaminici orali o topici di seconda generazione sono raccomandati sia per il trattamento della rinite sia per la congiuntivite allergica. Esistono, comunque, altre opzioni di trattamento, peraltro praticate nel caso in oggetto, quali gli steroidi nasali che sono considerati i farmaci più efficaci nella rinite allergica.
Molto efficaci sono poi considerati gli antileucotrienici; anche i cromoni vengono usati per il trattamento della rinite e della congiuntivite allergica, ma la loro efficacia è modesta. Ad ogni modo, il trattamento deve tener conto della severità e durata dei sintomi, e deve essere personalizzato per ogni singolo paziente.
Si consiglia sempre una strategia di trattamento "a gradini", basata sulla severità e durata del disturbo. Tuttavia, non tutti i pazienti con rinite moderata/severa raggiungono il controllo dei sintomi, nonostante la terapia ottimale.
Pertanto esiste la possibilità, a partire dai cinque anni di vita, di utilizzare l'immunoterapia allergene specifica (ITS) che rappresenta l'unica terapia in grado di modificare la storia naturale della malattia. Essa può ridurre il rischio di insorgenza successiva di asma (prevenzione secondaria) e la comparsa di nuove sensibilizzazioni.


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